COME COMUNICANO CORPO E MENTE? - I piani del corpo


Buongiorno a te! Oggi si continua a parlare di Psicosomatica. Lo faccio perché è nel mio interesse darti più informazioni possibili, affinché tu possa indagare e conoscere sempre meglio il tuo corpo e la sua affermata correlazione con le emozioni. Se vuoi veramente cambiare qualcosa nella tua vita la strada è solo una: lavora su di Te! Pensa quanta energia sprechiamo ogni giorno perché critichiamo o cerchiamo di avere controllo sugli altri. Quante volte hai creduto che la tua idea era la migliore, quante volte hai pensato che gli altri avrebbero dovuto comportarsi proprio come dicevi tu? Ti capita mai? 

Bé, per quanto riguarda la mia esperienza di vita, ti posso dire che sugli altri abbiamo veramente poche possibilità di azione. Invece di scialacquare tutta l'energia in favore o sfavore degli altri, possiamo veicolarla verso noi stessi, in modo da farla diventare quella luce composta di presenza e intensità, che ci permette di trovare, osservare e accogliere  nuove e possibili modalità di azione. 

Ogni volta che nella mia vita ho praticato tecniche di lavoro sul mio corpo e sulle emozioni, anche le persone intorno a me hanno cambiato improvvisamente il loro atteggiamento, senza che io dovessi dire o fare nulla di particolare nei loro confronti!

Se ti lamenti per il fatto che il lavoro su di sé è faticoso, è lungo, è impegnativo, pensa solo un attimo a quanta energia stai sperperando per controllare gli altri e le situazioni a loro connesse... 

Ogni energia tolta a te dal giudizio o dal bisogno di approvazione, controllo e sicurezza, ti rende simile a un'automobile con il serbatoio forato, stai costantemente perdendo carburante lungo la strada. Se decidi di lavorare su di te, invece, quella sarà tutta benzina che otterrai gratuitamente, che potrai utilizzare per la tua evoluzione personale, anziché andare in giro con il serbatoio bucato...
Ora lo sai! 😊



I PIANI DEL CORPO

Per continuare il nostro cammino nella Psicosomatica, è necessario che tu comprenda e accolga il fatto che il sistema corpo-mente-emozioni, in ogni suo aspetto e in modo creativo, è correlato strutturalmente e funzionalmente ad ognuno degli altri suoi componenti. Pensi di poter accogliere questo punto di vista? Spero proprio di si.

Ma ora entriamo nell'argomento di oggi, i tre piani del corpo.


Questi tre piani di osservazione, si utilizzano normalmente in anatomia per capire da quale lato si sta osservando il corpo o per evidenziare, ad esempio, la direzione di movimento di un arto.

Prova a spendere alcuni minuti e fai un esame della forma complessiva del tuo psicosoma.

  • Mettiti davanti ad uno specchio molto grande nel quale puoi osservarti nella tua globalità, possibilmente senza abiti.
  • Mentre ti osservi cerca di essere il più possibile neutrale. Semplicemente guardati e cerca di acquisire il modo in cui sei formata e modellata in ogni tua parte del corpo. Presta particolare attenzione alle eventuali differenze che puoi notare tra la parte destra e sinistra del corpo, nota se una parte ti sembra più in forma, apparentemente più forte dell'altra.
  • Guarda il tuo corpo e nota le zone più forti e quelle più deboli, quelle che reputi più in salute e quelle che hanno problematiche più o meno evidenti. Non ti giudicare, osserva e basta.
  • Se vuoi puoi fare uno schizzo del tuo corpo su un foglio di carta grande, evidenziando con colori differenti le varie zone, davanti e dietro, in modo da colorare le varie esperienze, usa un colore per tutte le zone che reputi in salute e un'altro per le zone relative ai vari traumi e incidenti che hanno contribuito a creare la tua struttura fisica attuale.
  • Procedi con calma, datti la possibilità di sentire quello che provi nei confronti dei diversi aspetti del tuo corpo; ti assicuro che potresti scoprire cose e collegamenti che non avevi mai notato prima d'ora e, facendo così, potrai accedere a una più profonda comprensione di te.

PARTE DESTRA - PARTE SINISTRA

Vedendo il corpo con questa modalità di osservazione, è quasi sempre lampante la differenza tra i due lati. Come è ben noto, l'emisfero cerebrale sinistro comanda gran parte di tutte le funzionalità motorie e neuromuscolari della parte destra, mentre l'emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo.
Negli ultimi anni, sono stati tanti gli studi che hanno rilevato le differenze tra la parte sinistra e destra del cervello. Il lato sinistro è prevalentemente interessato al piano analitico e logico, si occupa delle funzioni verbali e matematiche. Il lato destro è principalmente responsabile dell'orientamento nello spazio, delle attività artistiche, delle immagini corporee e del riconoscimento dei volti.
Guarda caso la metà destra del corpo è considerata come il lato "maschile", è relativa ad aspetti della personalità come l'autorità e l'aggressività, l'auto-affermazione dell'individuo. Il lato sinistro del corpo, invece, è più "femminile", è relativa ad aspetti della personalità come il pensiero creativo, l'emotività, l'espressione olistica e artistica del soggetto. Osservando queste differenze in te, puoi decidere consapevolmente di occuparti maggiormente del lato del corpo carente, iniziando con maggiore accoglienza a utilizzarlo e ad ascoltarlo di più. Ne trarrai dei risultati stupefacenti, te lo posso assicurare perché l'ho vissuto in prima persona.


PARTE SUPERIORE - PARTE INFERIORE


Un'altra possibilità di osservazione ci viene data dalla suddivisione del corpo in due parti, superiore e inferiore. Questa divisione sarà più o meno accentuata tra un individuo e un altro, in base alle caratteristiche peculiari di ogni soggetto.

La metà inferiore ha il compito di stabilizzare, questa qualità è data dalla continua ricerca da parte del corpo di radicarsi a terra, di riconnettersi con l'energia di Madre Terra. Inoltre, questa metà inferiore, serve a muovere, equilibrare, sostenere e creare una confortevole situazione di solidità.

La parte superiore, invece, ha la funzione di vedere, udire, parlare, pensare, esprimere, accarezzare, percuotere, stringere, comunicare e respirare.

A livello psicologico, la metà inferiore è orientata verso l'intimità, il sostegno, l'introspezione, il senso della casa, la stabilità emotiva, la dipendenza e il moto-stasi.
La metà superiore, d'altro canto, è legata alla socializzazione, all'espressione esteriore, alle comunicazioni interpersonali e alla manipolazione, all'affermazione dell'io, alle aspirazioni e all'azione.

Semplicemente osservando come sono distribuiti i pesi nel tuo corpo, ora potrai capire perché hai un certo tipo di struttura.

Un individuo con la metà inferiore del corpo maggiormente sviluppata, si trova meglio nei confronti degli aspetti stabilizzanti, casalinghi, solidi e privati della vita. Nella vita, si affiderà a tali forze per trarre sostegno e identificazione, tenderà a sviluppare uno stile di vita che gli assicuri la continuazione di queste relazioni e questo modo di essere.

Un individuo con la metà superiore del corpo maggiormente sviluppata, avrà eccezionali doti di espressività, sarà socievole, assertiva ed estroversa, ma le gambe e i fianchi sottili rispecchieranno la mancanza di forza e di solidità nei confronti della stabilità emotiva e dell'auto-sostegno.


PARTE ANTERIORE - PARTE POSTERIORE


La terza divisione psicosomatica principale, è quella anteriore/posteriore. Queste due metà, sembrano animate da emozioni e atteggiamenti psicologici differenti. 

La parte anteriore rappresenta ciò che io  presento consapevolmente, quello che dimostro di essere alla società in cui vivo, ed è la parte con cui mi interfaccio più spesso. È letteralmente la mia facciata e tutti i campi emotivi sono determinanti nella sua formazione. 

La parte posteriore, invece, rappresenta gli aspetti inconsci e privati del mio io. Questa parte diventa spesso il ripostiglio di tutti gli aspetti della mia vita con cui non voglio avere a che fare, o che voglio celare agli altri. Molte emozioni che io reputo negative, vengono accumulate e nascoste nella parte posteriore del mio psicosoma, nella schiena e nella parte dietro delle gambe. Questo accumulo crea forti tensioni in tutta la catena muscolare posteriore e, come la definiva Francoise Mezières, costituiscono "la tigre in corpo". 

Spero con questo mio post, di averti fatto capire l'importanza di imparare a trattare il proprio corpo in maniera totalmente differente da come non ci è stato insegnato. Da come non ci è stato insegnato? Si, proprio così, non è un errore di battitura. Uno dei grandi problemi che causano la sofferenza dell'80% degli italiani per problematiche relative alle tensioni muscolari, è dato dal fatto che nessuno ci insegna a prenderci cura del nostro corpo in modo profondo e consapevole, senza preoccuparsi solamente del fattore estetico. Dobbiamo cercare di diventare sempre più belli dentro, se vogliamo apparire anche più belli fuori! Spero con tutto il cuore di riuscire a dare anche solo un minimo contributo in questo. Lo faccio perché ci credo, lo vivo quotidianamente e fa parte di quello che posso trasmettere agli altri in questa mia esperienza di vita.

Spero che ti sia piaciuta la lettura e ti invito a darmi una tua opinione nei commenti. Grazie!

Un abbraccio dal cuore anima bella

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